LA SINISTRA, GIUSEPPI THE BIG ED I 37 MILIARDI DEL MES

Torme di deputati del PD stanno andando un po’ per tutti i talk show per denunciare, incazzatissimi, il fatto che Salvini e la Meloni sono contro i 37 miliardi e mezzo di prestito al 0,1% d’interessi che l’Europa, bontà sua, vuole concederci per spese legate alla Sanità.

Io, per la verità, non sono un economista e neppure so perché Salvini e la Meloni non vogliono prendersi quel quasi grazioso prestito. Siccome, però, i “conti della serva”, forse, li so ancora fare, prendo il pallottoliere e faccio qualche conto. E semplicemente osservo che, se per “spese legate alla Sanità” s’intendono le spese legate alla costruzione o all’ammodernamento di nuovi o vecchi ospedali, si tratta di spese per investimenti che non si concludono prima di cinque o dieci anni. Ed allora, preso pure per buono il termine dei cinque anni, si tratta di spese che si concludono dopo che avremo dovuto restituire le prime tre rate del prestito concessoci. Alias qualcosa di più di 11 miliardi.

Poi osservo che, dopo essere stati costruiti, quegli ospedali dovranno essere dotati di medici, di infermieri, di tecnici di personale amministrativo, di farmaci e di tutti i presidi sanitati necessari a farlo funzionare. Sarà necessario, insomma, pomparvi dentro un altro bel po’ di miliardi. Il tutto mentre abbiamo già dovuto cominciare a restituire, a botte di 3miliardi e 700 milioni di Euro per anno, il “generoso” prestito che l’Europa ci aveva concesso.

E noi, tutti quei soldi, da dove li prendiamo?

Io la risposta la so già: dalla Germania e dalla Cina, che, con la scusa di aiutarci a rifondere quel prestito, verranno qui da noi a fare shopping a prezzi da saldo.

Ed a me viene un dubbio: ma non sarà che quelli della sinistra (e Berlusconi, che non ha mai capito niente, dietro di loro) vogliono acquisire quel prestito perché sanno che perderanno, e anche di brutto, le prossime elezioni, e vogliono far trovare Salvini e la Meloni nei guai?