LE STANDARDIZZATE TECNOLOGIE DELLA TRUFFA DI STATO

Scrive alla pag. 87 della «Relazione conclusiva» la Commissione Scalfaro nel paragrafo titolato «3 – Sulla normativa»:

  1. Il primo e più importante rilievo concerne, come già visto, la eccessiva proliferazione di leggi, decreti e ordinanze succedutesi, nei dieci anni trascorsi dal sisma, in materia di ricostruzione e sviluppo nelle aree terremotate di Basilicata e Campania.

Questa pluralità di norme, oltre ad incidere negativamente sulla certezza del diritto, ha determinato ritardi, confusioni, anomalie procedurali, difficoltà di controlli, ecc., ed è stata una delle principali cause delle irregolarità e degli abusi che si sono verificati. In particolare la pluralità e farraginosità delle norme hanno reso ancora più gravoso il compito degli amministratori comunali, sprovvisti di idonei oegani di supporto ed essi stessi logicamente non preparati ad affrontare una realtà del tutto eccezionale.

Giusto, giustissimo. La Commissione Scalfaro, oltretutto, questa «eccessiva proliferazione di leggi, decreti e ordinanze» non si limita a denunciarla, ma la elenca (ed occupa tre pagine)!

Solo che questa «eccessiva proliferazione di leggi, decreti e ordinanze» chi la ha prodotta, chi ce la ha portata: la Befana, o il Parlamento? (Piazza Navona è a due passi dal Senato e a tre dalla Camera!).

E mentre fiducioso attendo che, sbattendo il famoso ditino, il Presidente Scalfaro mi dia conferma che questa «eccessiva proliferazione di leggi, decreti e ordinanze» ce la ha portata la Befana, torno alla pagina 707 e copio:

(continua)