E non è finita! Alla pag. 237 la ‘Commissione Scalfaro’ ci fa sapere, anche, come le banche hanno gestito «l’incremento della “Raccolta”»:
L’incremento della “raccolta” così verificatosi presso dette banche e la necessità di procurarsi interessi (atti, per una parte, a compensare quelli “passivi” corrisposti ai comuni “depositanti” e, per il resto, ad accrescere il beneficio di ciascuna banca), ha spinto gli istituti di credito delle due regioni ad accrescere sensibilmente gli “impieghi”, assumendo elevati rischi per effetto di scelte non sempre felici, con “istruttorie di credito” approssimative e carenti, basate più sull’esperienza pratica e sul “fiuto” dei singoli operatori bancari che su corrette analisi finanziarie.
I clan Alfieri e Nuvoletta, Francesco Pazienza e il sig. Fausto Ercolino della NCO hanno dunque facilmente ottenuto, cortesemente c’informa la Commissione Scalfaro, tutti gli appalti che hanno voluto, hanno ottenuto (DALLO STATO, alias da quella pletora di personaggi e di uffici sopra elencati e magari anche da tutti quelli che mi sono dimenticato di elencare) tutte le maggiorazioni di costo che hanno voluto, hanno ottenuto tutte le certificazioni antimafia che hanno voluto, hanno avuto tutte le concessioni che hanno voluto, hanno avuto – maggiorati – tutti i pagamenti che hanno preteso, hanno riciclato tutti i soldi che volevano riciclare.
Ma lo Stato, alias quella pletora di Zamberletti, di Pastorelli, di Uffici Speciali e di alti Commissari non s’è mai accorto di nulla. O meglio, rilasciava come coriandoli alle feste di Carnevale certificazioni antimafia a notori mafiosi ed attestazioni di avvenuta esecuzione lavori ad iniziative che non avevano neppure preso il via.
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Così, dunque, i nostri amatissimi governanti ed i nostri altrettanto amatissimi faccendieri si sono felicemente pappati 56.000.000.000.000 di Lire Italiane nominalmente stanziate per la ricostruzione dell’Irpinia (e, aggiungo io, circa 450.000.000.000 di Lire Italiane e 6 o 700 milioni di Euro nominalmente stanziati per la difesa del mare).
Ed è per questo che io dico che i nostri amatissimi governanti ed i nostri amatissimi faccendieri felicissimamente si papperanno, anche, tutti soldi che (forse) ci arriveranno dall’Europa.
C’è poco da fare: come esperienza insegna, gli anni passano, ma i politici rimangono sempre gli stessi.
Nel caso, però, che qualche innocentista ad oltranza non riuscisse proprio a credere ai dati (certificati e certi) che ho qui sopra riportato, copio anche almeno un tratto del successivo paragrafo: “Le standardizzate tecnologie della truffa di Stato”.