Penso di dover spiegare bene perché io dico che in questo mondo di ladri dovremmo “solo sperare che ci capiti un ladro che possegga qualche barlume d’intelligenza. O che sia, almeno, un poco meno stronzo (scusate il termine, ma questo è l’unico termine che, quando parlo dei ladri che oggi siedono in Parlamento, compiutamente esprime il mio pensiero) dei ladri che oggi abbiamo.”
E per spiegarmi bene lo spiego con un esempio portato da altri.
Su https://www.fanpage.it/attualita/perche-il-mose-non-funziona-e-non-funzionera-mai/ (scaricatelo per crederlo) vengono accuratamente spiegati i motivi per i quali, come qualsiasi non-fesso perfettamente sapeva già venti anni fa, il Mose di Venezia “non funziona e non funzionerà mai”. Che il Mose di Venezia è stato ed è tuttora solo un’immensa fabbrica di tangenti e di ruberie varie.
Parlando poi di ruberie, ricordo solo che tanti anni fa su Il Mattino di Napoli è uscito un articolo che parlava di “un Ministro fortunato” del quale non riporto il nome dato che è morto (De Michelis) che andava tutte le sere al Casinò di Venezia uscendone sempre pieno di “soldi vinti”.
Io non so se De Michelis era davvero “un Ministro (tanto) fortunato”. Io so solo che Il Mattino ha addirittura fatto il nome di chi (la Ecolmare) avrebbe fornito quelle “vincite” a De Michelis.
Potrei anche dire, ma questa volta cito me stesso, che i Sigg.ri Ministri-Minestra Prandini Gianni e Vizzini Carlo hanno truffaldinamente concesso il lucroso appalto della difesa del mare alla Società Castalia (ad una Società, cioè, formalmente definita dal Tribunale di Roma “una Società del gruppo IRI del tutto incompetente e priva di organizzazione adeguata nel settore”) solo perché la “del tutto incompetente e priva di organizzazione adeguata nel settore” Società Castalia ha pagato una tangente da Lire Italiane 2.000.000.000 al Ministro-Minestra Prandini Gianni, poi un’altra tangente da Lire Italiane 2.000.000.000 al successivo Ministro-Minestra Vizzini Carlo, poi ancora una tangente da Lire 500.000.000 al Ministro-Minestra Vizzini Carlo, poi ancora una tangente da Lire Italiane 1.000.000.000 alle segreterie della DC e del Psi.
Tangenti, debbo dire, assolutamente ben pagate, prima di tutto perché, grazie a queste tangenti, la Società Castalia si è ampiamente rifatta delle tangenti pagate, dato che poi la “del tutto incompetente e priva di organizzazione adeguata nel settore” Società Castalia si è felicemente rubata 450 miliardi di Lire e 6 o 700 milioni di Euro teoricamente destinati alla difesa del mare e Lire 48.768.595.480 teoricamente destinate ai terremotati dell’Irpinia e della Campania, per non contare i quattrini, difficili da rendicontare, che Castalia s’è rubata col traffico clandestino di rifiuti tossici e nocivi. Ma soprattutto perché la Società Castalia tutti questi miliardi se li è sgargarozzati senza mai recuperare neppure una mezza litrata di petrolio e “ricostruendo surrettiziamente i capitoli di spesa con l’aiuto dei soli prezziari” e senza mai avere alcuna contestazione da parte dei “competenti” (traccc!) organi ministeriali.
La difesa del mare ed il problema dell’acqua alta a Venezia sono stati, insomma, solo ed esclusivamente gli “espedienti” ideati da una manica di idioti per surrettiziamente giustificare lo stanziamento ed il conseguente fottimento di enormi masse di quattrini erariali.
Detta in altri e più concreti termini, l’acqua alta ed il mare inquinato sono stati i “cavalli di Troia” lucidamente ideati da una composita gang di pubblici cialtroni per penetrare nei forzieri dello Stato e beatamente farsi una formidabile ed interminabile magnata.
E qui mi fermo. Un po’ perché, se dovessi continuare, dovrei copiare qui, note comprese, tutto il mio libro. E poi perché spero di essere comunque riuscito a spiegare come e perché siamo ridotti a sperare di avere, per il futuro, dei farabuttoni almeno un po’ meno stronzi di quelli che attualmente abbiamo. Di farabuttoni, insomma, che rubino facendo almeno qualcosa di utile.