Penso sia utile aggiungere, agli esempi che ieri ho fatto, un ultimo esempio.
Fernando Imposimato ha scritto, assieme a Pisauro e Sandro Provvisionato un libro (Tav: Truffa ad Alta Velocità, Koinè nuove edizioni, Roma, novembre 1999) nel quale descrive come lo Stato (o meglio: un “consorzio di predatori capeggiato da Necci e Prodi”) ha fatto convergere gli oltre 140.000miliardi di lire stanziate per la realizzazione delle opere ferroviarie della Tav (stiamo parlando, ovviamente, della Milano-Napoli e non della Torino-Lione) nelle tasche dei “soliti noti” (Iri, Eni, Fiat ed un Gruppo anomalo in cui predominano la Grassetto di Ligresti e la Montedison-Ferruzzi).
Bene: se ancora pensate che il nostro debito pubblico è stato generato dagli evasori fiscali e non dallo Stato stesso, leggetevi questo libro e poi tornate a dirmi.