che hanno perso le elezioni perché gli Italiani vogliono la Torino-Lione, la tassa piatta, la lotta all’immigrazione clandestina, e magari anche molte delle altre cose che Salvini ha proposto. E che magari non vogliono molte delle cose che ha proposto lui. E che non vogliono, soprattutto, una campagna condotta solo, o prevalentemente, a botte di immotivati insulti e di denigrazione dell’alleato. Anche perché, se l’alleato è proprio tanto scemo ed incapace come lui tutto d’un tratto lo dipinge, gl’Italiani non capiscono neppure perché con quell’alleato lui ci si è messo.
E poi non sono, parlando in generale, contro gli insulti. Io sono contro gli insulti immotivati. Io, e penso anche molti altri come me, sono contro uno che d’improvviso dice “cretino”, o “colluso”, contro uno che ha fatto un lungo tratto di strada assieme a te, e col quale ti proponi di fare un ancora più lungo tratto di strada.
Io stimo ed apprezzo, invece, uno che provando dice: “Il Tizio X ha fatto questo e quello, quindi è un cretino”.
Ma sarà: modi di vedere!