Di Maio e Salvini hanno voluto di gran corsa fare le loro due “riforme di bandiera”: il reddito di cittadinanza e quota cento.
Bene benissimo: chi di corsa fa quello che ha promesso in campagna elettorale è di certo meritevole di grandi applausi.
Ma io mi domando: ma al posto delle loro riforme di bandiera, che, come dice lo stesso Salvini, produrranno i loro benefici effetti fra un anno, non avrebbero fatto meglio a rinviare le riforma di bandiera al prossimo anno, e fare subito le cose, come l’assunzione di quelle 400.000 figure professionali che oggi mancano nel pubblico impiego, e che avrebbero dato i loro risultati positivi nel momento stesso nel quale venivano fatte? E magari fare anche qualcuna di quelle (già finanziate) “grandi opere”, come la Torino-Lione, che anche quelle avrebbero dato i loro effetti subito? (A già: lì Di Maio e Toninelli si sono messi di traverso. E va bene. Ma allora, perché non qualche altra? E non mi si dica, perché non ci posso credere, che Di Maio e Toninelli si sono messi di traverso su tutto!)