Nel corso dell’intervista (estremamente interessante) concessa ieri (lunedì 28 gennaio) a Non è l’Arena, parlando della richiesta di autorizzazione a procedere contro Salvini, Di Maio (l’ottimo Di Maio: potrei quasi dire che, Salvini escluso, in Parlamento non c’è Di Meio) ha detto che i Cinque Stelle voteranno per la concessione dell’autorizzazione a procedere perché, secondo i Cinque Stelle, non ci si difende dai processi ma nei processi.
Bellissime parole.
Se non fosse che, come diceva Montanelli, “Nella giustizia c’è un dieci per cento di autentici eroi pronti a sacrificare carriera e vita: ma sono senza voce in un coro di gaglioffi che c’è da ringraziare Dio quando sono mossi soltanto da smania di protagonismo”.
Se non ci fosse, insomma, un “coro” di magistrati del tipo di quelli dei quali io parlo nel mio libro: Armi, Petrolio e Potere, di prossima pubblicazione, del quale mi pregerò di inviarLe, con tanto di dedica, la seconda copia (la prima è per Pignatone).