Le programmate farabuttate dei politici e dei petrolieri ed i conseguenti e sempre più catastrofici inquinamenti di ieri e di domani

Lo sapevate che la difesa del mare e delle coste americane contro l’inquinamento marino da idrocarburi è ancora oggi affidata alle stesse navi ed agli stessi trabiccoli che, come lo stesso Ministero dei Trasporti Americano ci dice, nel 1989 “fallirono miserabilmente nel contenere l’idrocarburo ed a prevenire il danno” causato dalla Exxon Valdez ai mari dell’Alaska, e nel 2010 di nuovo fallirono miserabilmente nel Golfo del Messico? E che, soprattutto, fallirono miserabilmente nel contenere e ridurre tutti quei cosiddetti “minori” inquinamenti che quasi tutti i giorni avvengono attorno alle piattaforme petrolifere e lungo le coste o le acque interne degli Stati Uniti, e delle quali quasi nessuno parla.

Lo sapevate, insomma, che se un vasto e pacifico movimento della pubblica opinione non costringerà i petrolieri ed il Congresso degli Stati Uniti (e, qui in Italia, il petrolieri ed gli strapagati membri del governo Italiano) a smetterla con le bugie e con gli imbrogli ed a finalmente fare quello che realmente serve per proteggere e preservare l’ambiente marino, una ancor più devastante catastrofe ecologica – magari nell’Artico, ormai aperto allo sfruttamento minerario – prima o poi di sicuro avverrà?