L’area sottomarina inquinata si estende su alcune centinaia di chilometri quadrati, l’enorme quantità di idrocarburi è un gravissimo pericolo, centinaia di migliaia di persone possono essere raggiunte da agenti cancerogeni attraverso pesci e crostacei.
L’esistenza di formazioni pericolose è stata rivelata dopo le ricognizioni di un piccolo batiscafo a 340 e 500 metri di profondità; oltre al fiume di greggio sono state individuate sedimentazioni di catrame, blocchi alti anche 5 metri che hanno coperto il fondo e nei quali hanno trovato rifugio pesci e crostacei.
I «mezzi» ILLECITAMENTE presi in convenzione (per Lire 51.120.000.000 per anno, oggi graziosamente divenute circa 38 o 39 milioni di Euro) dall’Amministrazione dello Stato, denuncia poi la Guardia di Finanza. nel «Seguito rapporto nr. 41678/VII/1 del 12.9.88 per il Tribunale penale di Roma» sono stati
«rastrellati sul mercato dal Gruppo Castalia. In particolare, come già descritto nel rapporto a seguito (vgs. Pag. 13), non risulta siano stati effettuati specifici sopralluoghi per l’accertamento dell’idoneità tecnica dei citati mezzi»
Alias: il Tribunale Penale di Genova, il Tribunale Civile di Roma e la Guardia di Finanza congiuntamente certificano che i mezzi «rastrellati sul mercato» dalla Società alla quale l’Amministrazione dello Stato aveva ILLECITAMENTE appaltato (a suon di BROGLI e di TANGENTI da lire 2.000.000.000 cadauna, per aperta confessione dello stesso Amministratore delegato della Castalia Ing. Roberto Ferraris e di «molti partecipanti all’iniziativa») il lucroso servizio della difesa del mare, non hanno mai recuperato, neppure in minima parte, «l’enorme quantità di idrocarburi» sversata in mare dalla superpetroliera Haven, MA LA HANNO SOLO CRIMINALMENTE AFFONDATA E TRASFERITA SUL FONDO DEL MARE MEDIANTE CLANDESTINE IRRORAZIONI DI SOLVENTI OD AFFONDANTI CHIMICI.
E la stessa cosa è avvenuta, appena pochi mesi fa, sul Lambro e sul Po, dove le medesime Società, illecitamente ‘riconvenzionate’ per la ventunesima o ventiduesima volta (!) dall’attuale Ministero dell’Ambiente On. Stefania Prestigiacomo, non hanno recuperato neppure una singola goccia del petrolio ivi sversato dai depositi della Lombarda Petroli. Come concretamente dimostrano le immagini televisive e gli idrocarburi stessi finiti, ‘a fine corsa’, in Adriatico.
C’è poco da fare: è tutto un PROGRAMMATO SCHIFO! Il nostro grazioso Governo ed i nostri graziosi Partiti di ogni colore e gradazione politica, criminalmente utilizzando, PER AMOR DI TANGENTI, il disposto sulla difesa del mare, hanno illecitamente appaltato il LUCROSO servizio della difesa del mare a due Società che essi per primi sapevano essere assolutamente imbelli ed incapaci di comunque svolgere un tanto impegnativo e specializzato servizio. Ed hanno, fino ad oggi, loro criminalmente corrisposto – Euro più, Euro meno – 500.000.000 di (nostri) Euro. E «centinaia di migliaia di» “cittadini sovrani” hanno, in cambio, graziosamente rischiato di «essere raggiunte da agenti cancerogeni attraverso pesci e crostacei.»